È rimasto il segno tra quelle pagine interrotte
e nei miei occhi una ricerca di senso, qualcosa da spiegare come un’orecchia
sui bordi – confini labili – tracce, stracci
al Vento. Gridavo.
Dove sei?
La carta sfrigola al tocco del pianto
e d’estate è già inverno:
mi manca ascoltarti ridere,
abbracciarti,
arrabbiarmi,
perdere tempo.
Sei dove è Silenzio che non sento.
Fenissa Holden©
Photo: Monica Lazar