Cuore non sognare
i suoi occhi lontani
la risata ironica e le mani.
Non sanno uscire
da sassi e tasche
vuote.
Di desideri il cielo è pieno,
ma li tiene stretti a sé
in premio per chi vola.
Le mie ali sparpagliate
starnazzano in terra.
Sogno non amare
occhi ridenti di stelle
baci di fiaba di rane.
Sanno solo riempire carta
e spartiti di versi
vani.
Fenissa Holden©
Photo: Stephanie Pearl
Un fiore selvatico rinchiuso
tra le pagine profuma.
Ancora.
Ha il respiro agonizzante
dei ricordi senza fotografie,
palpito di petali che si sfanno
tra le dita, pulviscolo sacro.
Si schiudono al tocco le labbra,
ali lievi di farfalla rapite dalla rete:
un bacio lontano di stelle cadute.
Oggi come ieri e di nuovo…
Estate.
Fenissa Holden©
Acquarello: Laura Fongaro
È impertinentemente romantico
disinnamorarsi ad agosto:
il cielo scompare dai suoi occhi
i suoi occhi scompaiono dal cielo.
Eppure
resta ancora l’abitudine di perdere
la notte a pregare
San Lorenzo lentigginoso di stelle
perché torni
il desiderio – ahimè forse poco serio –
di un vestito non bianco, non nero.
Sanguigno.
Dipinto di Riccardo Maffioli, Donna in rosso a Limone.
All'ombra del nastro adesivo 