Voce di vedetta morta

Citazione

C’è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell’aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l’uomo
E la vita s’intendono ancora.
Ma afferra la donna
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch’è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:
E se t’ama, lo capirai nella vita
Più tardi, o giammai.

Clemente Rebora

Nomi

Citazione

Disse: “Comunque, tu come ti chiami?”

“Margherita”, rispose la ragazza piccola.

“Questo l’ho visto sulle cartoline: è un bel nome da brava bambina, ma ha tutta l’aria di essere quello che ti hanno imposto i tuoi genitori”.

“Non capisco”.

“Ne sai qualcosa di indiani? Non indiani dell’India, dico gli indiani pellerossa. La tribù dei Sioux, hai presente?”

“Più o meno”.

“Allora ascolta. Cerca di ascoltare bene e di capire tutto, perché non ho voglia di spiegartelo due volte. Quando un Sioux nasceva, i suoi genitori gli davano una specie di nome provvisorio. Tanto per sapere come chiamarlo finché era piccolo, mi segui? Come Margherita. Ma quando diventava grande, e la sua natura si rivelava, lo sciamano della tribù lo osservava per un po’ di tempo e alla fine trovava il nome giusto per lui. Sai cos’è uno sciamano?”

“Certo che lo so. Uno stregone”.

“Brava. Ma non era lo sciamano a scegliere il nome, era il nome a rivelarsi. Lo sciamano era soltanto un bravo osservatore. Capisci la differenza? Lo capisci che nessuno può decidere chi sei?”

“Però a me Margherita piace”, disse la ragazza piccola.

 

Paolo Cognetti, Sofia si veste sempre di nero, Minimum Fax, Roma 2012, pp. 35-36.

Sofia si veste sempre di nero

Lettere

Citazione

Durante tutti gli anni morti che sono seguiti, quando a volte mi chiedevano l’indirizzo o il numero di telefono, dicevo: “Mi scriva all’Hotel Hivernia, 2, rue du Grand-Prieuré. Le risponderò”. Dovrei andare a prendere tutte quelle lettere che mi aspettano da tanto tempo e che sono rimaste senza risposta.

 

P. Modiano, Nel caffè della gioventù perduta, Einaudi, Torino 2010, p. 101.

 

Picasso

Picasso

 

S- GROVIGLIO

Citazione

Scioglierò ogni nodo
legando
saliva a sapor di corda
strappandoti
al giorno inutile
in cui non c‘ero ancora

ti svelerò
nell’istante
in cui l’aria mi bacia la schiena
quando i capelli la scoprono
mentre mi volto
a guardarti

e mi spezzerò le ossa
per tenerti
fermo
sui miei fianchi
inarcando il buio

che mi seguirà…

…incosciente

– Sylvia Pallaracci –

 

Egon Schiele, Nudo di schiena

Egon Schiele, Nudo di schiena

La voce a te dovuta

Citazione

Si, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.

Al di là di te ti cerco.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.

Al di là, ancora, più oltre
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando nelle vene,
e non è me.
Al di là, più oltre ti cerco.

E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di là da tutto,
sull’altra sponda di tutto
– per trovarti –
come fosse morire.

Pedro Salinas

la-voz-a-ti-debida

Lucrezia Borgia

Citazione

Lucrezia Borgia

Danzava tanto da farsi venire la febbre, ma poi ritornava a stare bene e ad essere inquieta.

Lucrezia danzava su quella musica che le guidava i passi ed il pensiero; nei movimenti, una luce abbrividente correva per le strisce d’oro, si frangeva alle rive di raso nero, passava dal broccato nei capelli, le fermava negli occhi una scintilla di sorriso.

Chiedendo per grazia, ma caldamente, IMPERIOSAMENTE, la vita.

Maria Bellonci, Lucrezia Borgia

Pinturicchio, Lucrezia Borgia

Pinturicchio, Lucrezia Borgia

Il Futuro

Citazione

 

E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.

Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
né ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
né qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
né la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.

 

Julio Cortazar, Poesie d’amore e di rabbia

 

800px-Nighthawks_by_Edward_Hopper_1942

Hopper, Nightawks