Arcano XX -Il Giudizio-

Aprire squarci di mondo dalle pietre
è un’arte sacra all’acqua che scorre
abissale, stillando crepe goccia a
goccia fino all’esplosione del karma.

Chi nuota in mezzo sono soltanto nuvole
incuranti della notte eterna senza luna:
il buio esiste solo se lo vogliono gli angeli
e loro, si sa, amano l’oro azzurro di Dio.

Se tu ora fossi un angelo parleresti?
O si scordano forse aldilà parole
troppo umane e l’alfabeto poi non è
molto di più di un battito d’ali? In-
decifrabile a chi resta a terra è l’assenza
ricerca perenne di simboli, pura essenza.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano XVIII -La Luna-

Luna doppia bianca e nera
il tuo volto non si svela
giochi a carte con la morte
perdi il cuore, vinci notte.

Luna doppia nera e bianca
il tuo pallore non mi stanca
baci senz’anima e paura
lanci insalata alla fortuna.

Luna doppia dal volto umano
ritorna sempre chi è lontano?
Chiudi gli occhi e non rispondi.
C’è sempre il tuo enigma nei tarocchi.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano XVI -La Torre-

Il cielo è espulso con furia
e fiamme senza calore
solo azzurrità di nubi
zucchero in tempesta.

Dall’alto la terra è strano
scompiglio di gesti
disperse le vesti
preghiere, oro
nero, lamenti.

Rapida la memoria stinge
in urla. Silenzi. È Salvezza
un ricordo solo… Il tuo
volto nel vuoto. Era un faro.

Eppure non guardava negli occhi
pupille parlanti, giocattoli rotti.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano XII

[L’Appeso o omaggio a Dorian Gray]

Ci sono cornici che buttano fuori identità
simili a finestre spalancate sul vuoto
e chi guarda distoglie lo sguardo
per non sentire la paura feroce
dipinta negli occhi come un dolore.

Intrappolate nella tela restano
passioni troppe vive per i morti
sulfurei veleni corrosi dall’anima.

Dove sei, artista, dove sei?
Da millenni il tuo cervello perso
ha lasciato appesi labirinti sui muri
specchi senza Alice incapaci di realtà.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano XI – la Forza –

La passione domata da una corda rossa
si muove meccanica intorno a una fossa
vorrebbe scivolare via sempre più in giù
tanto basta uno strattone per ritornare su.

Il baratro non ha inizio né estensione
attira ciò che ha peso senza distinzione.
Si espande il volume, è stato calcolato,
i perimetri non hanno alcun significato.

Nel vuoto a volte poi germogliano le ali
la carne si sottrae a vincoli animali.
Eppure anche la gabbia ha dolce tepore
quando il laccio non stringe volano le ore.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano X – La ruota della fortuna –

La sorte irradia luce sui volti rapiti
dal vento che si fa estate, poi…
Autunno e ancora… Inverno.
Un giorno il fuoco danza
l’altro il gelo affonda
e tutto ruota e muta
inesplicabilmente
grazie a te, dea
incostante
Fortuna.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano VIII – La Giustizia –

Lungo la via che si biforca
nel silenzio attendi tu
Terribile Dea – Giustizia
dallo sguardo di lama.

Regge il tuo braccio
una bilancia oscura.

E al solo vederti le mani
giunte pregano in coro
l’anima che strappi
il cuore… E la colpa?

Non ha peso, la colpa, non ha
Peso che l’Umano possa…
espiare.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano VI – Gli Innamorati –

Erano in tre: la dama e il suo amato
e un terzo che si credeva maritato.
Due si erano dati appuntamento
alla scogliera: c’era una grotta
per stare soli fino a sera.

Soffre da anni lo sposo d’emicrania
poi li sorprende con le vesti stese in aria.

A fil di spada è rapido il trapasso
ma la bella moglie si nasconde,
è dietro a un masso…
Rabbuia il cuore la perdita d’amore
dall’antro esala un ultimo bagliore.
L’infinito si fa indistinta rabbia
l’omicida in un istante è sulla sabbia.
Carta, forbice e sasso
– lei voleva solo giocare –
Ora in silenzio si riveste
torna al mare.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano V – Il Papa o dell’Unione –

Il suono orfico di uno strumento a fiato
squaderna la realtà di una musica
fatta di mattoni per costruire ponti
fatta di strade per unire chi è al di là.

Chi ascolta impazzisce perché più non vede /

distanze
confini
impossibilità

E chi non era è
Chi è più non sa
limitare
queste soglie arcane.
La musica, la musica, le spalancherà.

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli

Arcano IV – L’Imperatore –

Un atto di volontà scardina il Tempo.
In questo credevo, così sono cresciuto:

Se lo vuoi
Puoi.

Ma ora tu vuoi combattere con me,
Limite.
E non ti curi che io sia il vero e unico
Imperatore,
figlio di imperatori,
nipote di imperatori.

Di generazione in generazione.

Tu mi sfidi e Io ti infilzo.
Mi hanno insegnato solo a vincere.
Non sai?

Fenissa Holden©

Dipinto: Enrico Nicoli